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Contro Yasmine Ezz è stata sporta denuncia al Pubblico Ministero

La verità sulla prigionia di Yasmine Ezz

? Comunicazione Al Pubblico Ministero contro Yasmine Ezz, il media, Nihad Abu Al-Qumsan, ha presentato una comunicazione al Pubblico Ministero contro il media, "Yasmine Ezz", n. 1985 del 2023, chiedendo l'interruzione del programma "Kalam al-Nas" a causa del contenuto presentato da Yasmine Ezz che offende le donne egiziane.

E ha espresso la sua insoddisfazione per le parole esagerate e irrealistiche di Yasmine sugli uomini e la sottovalutazione delle donne.

Ha anche presentato una protesta ufficiale chiedendo l'intervento del Consiglio nazionale per le donne, e per l'intervento del Consiglio supremo per la regolamentazione dei media, del Sindacato dei media e del Consiglio nazionale per l'infanzia.

Così come l'hashtag # Rulers, Yasmine Ezz.

L'attivista politico Nihad Abu Al-Qumsan chiede di fermare il programma Yasmine Ezz, che insulta le donne

Ha pubblicato il contenuto della comunicazione presentata al Pubblico Ministero contro l'emittente Yasmine Ezz, come segue:

“Sua Eccellenza il Consigliere/Procuratore Generale
Saluti medici
Introduzione a Vostra Eccellenza / Nihad Lutfi Abu Al-Qumsan, a suo nome e in qualità di Presidente del Centro Egiziano per i Diritti delle Donne
contro:
1- Sig.ra Yasmine Ezz, conduttrice del programma “Kalam El Nas” su MBC Egitto.

Argomento
Leggiamo quotidianamente la denuncia a suo carico nel suo programma “Kalam El Nas” in onda sul canale satellitare “MBC Egypt”.
Attraverso di esso, trasmette un discorso di incitamento alla pratica della violenza contro le donne egiziane, e che le donne devono accettare la violenza e l'umiliazione.Il suo discorso include anche sarcasmo, ridicolo e bullismo della famiglia egiziana, la moglie e il marito egiziani in particolare, approfittando di eventi e posizioni individuali di fatti ed eventi pubblicati sui siti di social media per normalizzare l'insulto e il pestaggio dei mariti alle mogli Per diffondere idee che distruggono la famiglia egiziana, che è il nucleo della società.

Ignorando le disposizioni della costituzione egiziana, la legge e le indicazioni dello stato egiziano nello stabilire i principi dei diritti umani attraverso la Strategia nazionale per i diritti umani e la Strategia egiziana 2030, oltre a mirare alla distruzione degli sforzi dello stato per emancipare socialmente le donne egiziane , politicamente ed economicamente, per il quale lo stato egiziano sta compiendo grandi sforzi in vari progetti nazionali, compreso il progetto nazionale per lo sviluppo della famiglia egiziana.

L'imputato non si è accontentato di violare i valori della famiglia e di incitare alla violenza e al bullismo la donna e la bambina.
Piuttosto, ha osato insultare i simboli della storia egiziana usando l'uso ignorante della parola "Faraone" in modo fuori luogo e inappropriato, per riuscire a renderla bersaglio del sarcasmo e del ridicolo di tutti coloro che si oppongono all'ignoranza che trasmette , mentre continuava e incoraggiava le sue conversazioni ad essere la più grande fonte di ridicolo per molti attivisti "blogger". Per le sue parole, in cui ha deliberatamente inserito le parole "il grande faraone" e "il piccolo faraone", e che il marito è un raro manufatto che va preservato, e che la moglie lo prende in mano anche quando va in bagno, diffondendo volutamente un'immagine distorta dell'uomo egiziano e deridendo allo stesso tempo lui e la storia egiziana.

Ha anche abusato e insistito, arrivando al punto di disturbo deliberato, che è arrivato al punto in cui ha detto nel suo programma, dopo un episodio di violenza contro una donna egiziana: "Uno - zero per me", e ha continuato l'insistenza nel diffondere messaggi che infastidito molti egiziani.

Ha anche incitato i rapporti tra i bambini in relazione a fratello e sorella, trattando la ragazza come una serva al servizio di quello che chiamava "il piccolo faraone" e chiamandola "la campana".

Inoltre, la denunciante diffonde deliberatamente ignoranza e mito rivendicando detti inviati e pubblicandoli come teorie scientifiche che afferma di aver solo studiato, come "il suono invernale e il suono estivo" e altre frasi incomprensibili.

Il che ha reso molte volte la chiamata "hashtag" # Stop_ Yasmine_ Ezz in cima alle piattaforme dei social media, e la questione non ha costituito alcun deterrente, ma piuttosto la questione è continuata e continuata senza deterrenza.

Tutte queste dichiarazioni esulano dall'ambito della libertà di opinione in quanto atti peccaminosi e considerati reati ai sensi del codice penale, ai sensi degli articoli 86 bis, 98 B, 171, 188, 308, e degli articoli 25 e 34 della legge n. in materia di contrasto ai reati informatici.

Continua... fino alla fine...

E dov'era quanto sopra ..

Di conseguenza..
Il ricorrente chiede che Lei, dopo aver preso visione della presente comunicazione, adotti tutti i provvedimenti giuridici necessari per aprire un'istruttoria sui fatti ivi accertati a carico del segnalante, ivi inclusi gli artt. 86 bis, 98 B, 171, 188, 308 c.p., e gli articoli 25 e 34 della Legge n. 175 del 2018.

Cordialmente.

Introduzione a te
Nihad Abu Al Qumsan

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